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Giovedì 06 Gennaio 2022 15:45

Iniziativa popolare «Giovani senza tabacco»: i giovani devono finalmente essere protetti dalla pubblicità del tabacco

La pubblicità del tabacco funziona: la ricerca dimostra chiaramente che più i giovani sono esposti alla pubblicità del tabacco, maggiore è la probabilità che inizino a fumare. Come società siamo tenuti a proteggerli dal marketing che promuove i dannosi prodotti del tabacco. Ai minorenni in futuro non si potranno vendere prodotti del tabacco. Perciò, ovviamente, la pubblicità del tabacco non deve raggiungerli né incuriosirli. Questa è la norma in praticamente tutti i Paesi europei. Ecco perché l’iniziativa popolare «Giovani senza tabacco» è sostenuta da un’ampia coalizione che comprende l’intera comunità medica, tutte le grandi organizzazioni sanitarie, le associazioni mantello dello sport, dei giovani e dei docenti, oltre a molte altre organizzazioni.

Il consumo di tabacco è la principale causa di morte evitabile in Svizzera. Oltre il 14% dei decessi annuali in Svizzera è riconducibile al consumo di tabacco. Ogni anno 9500 persone muoiono per malattie dovute al tabagismo, un numero 40 volte più alto di quello dei decessi stradali. «Chi inizia a fumare, rischia di soffrire da adulto di malattie croniche quali affezioni delle vie respiratorie o patologie cardiovascolari oppure di ammalarsi di cancro», spiega il Prof. Dr. med. Solange Peters, membro del Comitato della Lega svizzera contro il cancro. «Per fare un esempio, fino al 90% dei casi di cancro ai polmoni è da imputare al fumo di tabacco.»

Contemporaneamente, il consumo di tabacco provoca ogni anno costi diretti che gravano sul sistema sanitario per un ammontare di 3 miliardi di franchi. Questa cifra corrisponde al 4% di tutte le spese sanitarie. Pertanto gli assicurati e i contribuenti pagano 363 franchi pro capite all’anno – il che equivale a circa 1500 franchi all’anno per ogni famiglia con due figli – anche se non fumano.

Troppi giovani fumano – e la pubblicità del tabacco contribuisce a questo fenomeno

Ben il 15% dei quindicenni fuma saltuariamente o regolarmente (sigarette elettroniche escluse). Nella fascia d’età dei diciassettenni, quasi il 24% fuma saltuariamente o regolarmente. La maggioranza delle persone che fumano inizia quindi a farlo prima di aver compiuto 18 anni. «La cosa non mi meraviglia: il marketing del tabacco mira proprio ai giovani, perché dopo i 21 anni praticamente nessuno inizia a fumare», spiega il Prof. Dr. med. Alexander Möller, medico specialista in pneumologia pediatrica. Numerose ricerche dimostrano che esiste una correlazione diretta fra pubblicità e consumo del tabacco. In pratica, tutti gli studi evidenziano l’esistenza di un nesso causale tra la frequenza di esposizione dei giovani alla pubblicità e alla promozione dei prodotti del tabacco e la frequenza con cui iniziano a fumare.

La pubblicità del tabacco si trova e rimane nei luoghi dove i giovani si incontrano

Oggi la pubblicità del tabacco si trova nei luoghi dove i giovani si incontrano: su Internet e nei social media, sui quotidiani gratuiti, ai festival e nei chioschi. Per loro la pubblicità del tabacco è dunque onnipresente. «Ed è proprio questa la pubblicità che continuerà a essere consentita dalla nuova legge sui prodotti del tabacco», sottolinea Andrea Trummer della Lega polmonare svizzera. «Il Parlamento ha dunque trascurato in maniera mirata la protezione dei giovani.» Ma i giovani devono essere protetti, e l’unica strada per raggiungere questo obiettivo è votare SÌ all’iniziativa popolare «Giovani senza tabacco». L’iniziativa continua a consentire la pubblicità rivolta agli adulti con i mailing, nei giornali a pagamento e nelle riviste specialistiche, su pagine Internet specifiche e tramite contatti diretti. La pubblicità del tabacco non deve però rivolgersi ai minorenni, ai quali non si dovrebbero vendere prodotti del tabacco, né tantomeno destare la loro curiosità per questi prodotti.

La Svizzera è l’ultimo Paese in Europa e uno degli ultimi al mondo nel quale l’industria del tabacco può ancora indirizzarsi ai giovani in questo modo. «È giunto il momento di proteggere i nostri giovani!», afferma il Dr. med. Philippe Luchsinger, Presidente di mfe Medici di famiglia e dell’infanzia Svizzera. Per questo motivo, tutti gli esperti dicono SÌ all’iniziativa popolare «Giovani senza tabacco».

Promotori dell’iniziativa popolare federale «Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco»

L’iniziativa popolare federale «Sì alla protezione dei fanciulli e degli adolescenti dalla pubblicità per il tabacco» è promossa dalle grandi organizzazioni sanitarie svizzere. Oltre che dall’Alleanza per la salute in Svizzera, l’iniziativa è promossa in particolare da mfe Medici di famiglia e dell’infanzia Svizzera, dalla Lega svizzera contro il cancro, dalla Lega polmonare svizzera, dalla FMH, dalla fondazione Dipendenze Svizzera, dall’Associazione svizzera dei droghieri, dalla Società Svizzera dei Farmacisti pharmaSuisse, da pediatria svizzera, dagli pneumologi e dai cardiologhi. A questi si aggiunge la Federazione svizzera delle associazioni giovanili. Anche Swiss Olympic, l’Associazione mantello dei docenti svizzeri ed il Collegio di Medicina di Base hanno aderito all’iniziativa.